Dal Dicembre 2014
Largo Richini 14
20122 – Milano, Italia
Opere d’arte che si completano grazie a chi le indossa
È in largo Richini il nuovo spazio di Selene Giorgi, la stilista-artista milanese, divenuta celebre per i suoi abiti/scultura. Dopo molti anni in vicolo Lavandai, Selene ha voluto cambiare quartiere, rimanendo però sempre nel centro culturale di Milano, un luogo che le appartiene e che sente aderente al suo lavoro. Nel nuovo spazio, dominato da una sorprendente “macchina fantastica” con cui realizza le sue camicie-gioiello, Selene propone le sue creazioni uniche per donne inimitabili, vere opere d’arte che si completano solo insieme alle donne che le indossano. La magia di questo luogo si trasmette alle sue opere che avvolgono le donne che desiderano sperimentare l’emozione di indossare uno dei suoi capi. Per donne particolarmente riservate o che, semplicemente, desiderano parlare con calma del loro abito-scultura o della loro camicia-gioiello, Selene è disponibile su appuntamento.
Fino al Novembre 2014
Vicolo Lavandai 6
20122 – Milano, Italia
Gli spazi di Vicolo Lavandai, angolo suggestivo e romantico che rappresenta la vera “vecchia” Milano, erano qui ospitati in una casa che risale al 1600 e si trova sulle rive del Naviglio Grande – una delle grandi opere di ingegneria di Leonardo da Vinci – nel punto di cui il torrente detto Cavo Rizzolino sfocia in Darsena. La stradicciola è da sempre nota come Vicolo Lavandai, perché era il luogo in cui i ricchi milanesi facevano lavare i loro abiti, prima dai loro valets de chambre e quindi da vere e proprie imprese di lavanderia. Carri trainati da cavalli arrivavano carichi di panni da lavare e poi li riportavano, ancora umidi e pronti per la stiratura, nelle case padronali. Chi doveva lavare si portava un cuscino su cui si inginocchiava e un’asse di legno – detta, in milanese «brellìn» – che poggiava davanti alla vasca piena e su cui strofinava i panni. Dopo la lavatura, il bucato veniva steso su corde tese, le cui estremità erano annodate a certi anelli ancora visibili nel cortile retrostante l’Atelier di Selene Giorgi.
Quando Selene decise di realizzare gli interni degli spazi che avrebbero ospitato le sue creazioni, sentì il bisogno di affidarsi alle mani di un artista con la medesima passione per il lavoro creativo. Per progettarli e realizzarli in progress con lo stesso procedimento dei suoi abiti ha scelto Giuseppe Amato, le cui committenze sono da sempre solo per clienti che gli permettano assoluta libertà nel processo creativo. Giuseppe Amato, talento all’epoca emergente nel mondo dell’architettura ed ora noto e ricercato designer, lavora solo materiali già esistenti in natura, anzitutto il legno e realizza soltanto progetti unici e non riproducibili. La sua formazione l’ha portato a collaborare con lo studio di Sori Yanagi, Nel 2001 per l’anno Italia – Giappone, ha rappresentato gli artigiani italiani a Tokyo. Ha esposto con Ron Arad, Philip Starck, Ross Lovegrove a Milano, Tokyo, New York. Nel 2003, con l’architetto Yurikiro Ishiyama, ha aperto lo Studio Amato-Ishiyama, specializzato in architettura di interni. Nel 2004 nasce la serie di architetture di legno “Unexpected homes”. Il primo progetto Nautoscopio, presentato in scala 1:5 al Salone del Mobile 2008, è realizzato in scala 1:1 e presentato nel Demanio dell’Autorità Portuale di Palermo come una installazione di arte pubblica nel territorio. www.giuseppeamatostudio.com