BIOGRAFIA
L’estro dell’invenzione autentica di capi la cui forma è tuttora inedita, svincola le collezioni di Selene Giorgi dalla consueta logica stagionale. La ricerca di materiali nobili e la lavorazione dei filati e delle materie prime e grezze si fonde alla poetica di forme classiche e innesca una complicità con il corpo femminile cui è destinato ogni singolo lavoro. Il linguaggio formale è volutamente semplificato e al tempo stesso segue un’imperiosa logica costruttiva. L’avanguardia progettuale dei tagli la avvicina ai maestri giapponesi, mentre il marchio di fabbrica inneggia al contenuto espresso da una speciale manualità. L’Atelier Selene Giorgi racconta la storia unica di pezzi univoci dove i volumi e la forza delle idee incontrano lo studio dell’anima di chi desidera cercare l’imprevisto nella moda.
Selene Giorgi è un’artista che ha scelto gli abiti come supporto alla sua arte. Utilizza filati e tessuti, li scolpisce e li trasforma in abiti che realizza in libertà. Ogni capo è diverso dall’altro. E’ puro istinto. Gli aspetti tattili e visivi dei materiali, insieme alla reazione spaziale, fisica, emotiva che i tessuti provocano in lei, determinano quale direzione prenderà la creazione di un abito. Moto continuo e volumi sono la prima suggestione di un processo manuale istintivo. L’attenzione va oltre al puro dato estetico e ricerca un significato più ampio legato all’insieme delle percezioni sensoriali.
Formatasi all’Accademia di Belle Arti di Brera, matura studiando il tessuto, i tagli inconsueti, senza ispirarsi a nessuno in particolare, benché molti intravedano l’influenza di maestri giapponesi.
Nel suo mondo, arte e moda si relazionano continuamente. Esclude a priori l’omologazione a favore dell’interpretazione individuale e sottolinea la necessità contemporanea di abiti su misura.
La ricerca dei materiali puri, della materia prima di primissima qualità si fonde allo studio sulla potenziale funzione del feltro, lavorato in maniera dinamica, estensione spaziale del corpo.
I gesti della contemporaneità sono mutati e l’abito deve corrispondere a nuove esigenze.
Per Selene Giorgi destrutturare e reinventare è l’unica regola possibile: l’abito accade.
La soluzione riconduce alla semiologia del gesto, all’antropologia del vestire. La forma innovativa di gonne e pantaloni, ignote a priori, si compie attraverso tentativi e sperimentazioni sapienti che intrecciano passioni per altri argomenti, dal cinema, alla musica, poesie e letteratura.
Materiali tradizionalmente bidimensionali come il feltro sono trasformati in tridimensionali sculture prêt-à-porter.
Le cuciture sartoriali completano la materia prima per dare finiture d’eccellenza.
Nell’instabilità di questi tempi, l’unicità è una scelta di campo rigorosa e coraggiosa. L’omologazione cede il passo all’interpretazione individuale e risponde alla necessità contemporanea di abiti su misura. Da outsider integrale, Selene Giorgi rifiuta l’etichetta di stilista e decide di fondare il proprio atelier di progettazione sartoriale, senza le stagioni canoniche autunno-inverno o primavera-estate.
La sua collezione è un progress in divenire e il destino di ogni capo è trovare il corpo per il quale si è voluto rappresentare una confortante sicurezza.
L’apertura a nuovi campi dell’immaginario fornisce la risposta estetica di un guscio salvifico, di un abito vissuto come un destino, che sia anche utile, funzionale e bello.
Le sue creazioni sono microarchitetture, laddove la poesia diviene materia concreta da indossare. Sculture mutevoli e suggestioni artistiche si completano con l’avventura della quotidianità.